Durante il periodo della gravidanza è importante prestare attenzione alla salute del cavo orale in modo da evitare l’insorgenza di problematiche, come carie e gengiviti, che possono comunque essere risolte in modo sereno grazie alle metodiche attualmente utilizzate.
Le alterazioni ormonali che caratterizzano questa fase possono determinare modificazioni anche all’ interno del cavo orale soprattutto se sono presenti condizioni di scarsa igiene orale, fino a creare infiammazioni acute (parodontiti) che potrebbero essere la causa di un parto prematuro o di un basso peso del neonato.
La migliore cosa sarebbe quella di arrivare alla gravidanza con una bocca sana semplicemente facendo visite periodiche, avendo una buona igiene orale domiciliare e seguendo una dieta attenta ed equilibrata .
E’ assolutamente da sfatare il vecchio detto popolare "per ogni gravidanza si perde un dente" in quanto è dimostrato che i minerali presenti all’interno dei denti non sono disponibili, per cui l’ incidenza della carie per la mamma in questo periodo non è diversa da un altro momento della vita.
Intorno ai sei anni avviene l’eruzione degli incisivi permanenti. Nella stragrande maggioranza dei casi gli elementi permanenti erompono posizionati lingualmente rispetto ai decidui (denti da latte) corrispondenti.
Con l’acronimo MIH (molar and incisor hypomineralization) si in tende la ipomineralizzazione dello smalto, di origine sistemica, che coinvolge da 1 a 4 primi molari permanenti, con frequente interessamento degli incisivi.
In caso di ascesso in denti decidui si consiglia di non ricorrere immediatamente alla somministrazione di antibiotici ma di effettuare sciacqui con acqua calda e sale che nella maggior parte dei casi determinano la maturazione ed il drenaggio dell'ascesso.
In seguito ad un trauma può verificarsi l'avulsione del dente, il distacco di un frammento o la lussazione dell'elemento stesso. In questi casi è utile conoscere le linee guida per il primo soccorso
Il mal di denti nel bambino con denti da latte generalmente è causato dalla ritenzione dei residui alimentari tra i denti (spazi interdentali) ed è detta sindrome del setto.